Loop by Gian Conti

autore:Gian Conti [Conti, Gian]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788895538693
editore: Zandonai
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Londra, maggio 2005

Terry Wilson era una segretaria tutta zelo e attaccamento all’azienda. Guardava ai suoi capi come a dei dell’Olimpo, i loro ordini diventavano missione, i suoi orari coincidevano con i loro sia di giorno sia di notte, se le avessero fatto avances non le avrebbe potute respingere, se l’avessero abbandonata gravida avrebbe compreso. Loro impersonavano l’ideale maschile al quale, e solo al quale, avrebbe potuto unirsi per la vita. I suoi parametri di valutazione erano commisurati alle caratteristiche dei suoi superiori a tal punto che, non avendo mai trovato, al di fuori della Hhs, alcuno che a essi somigliasse, era rimasta zitella. A onor del vero, una relazione col capo di maggior peso, Frank Douglas, l’aveva avuta. Pessimo affare, perché il suo amante non avrebbe mai lasciato una moglie che aveva più soldi di lui. La storia era finita dopo un anno e mezzo, ma non era mai finita nell’immaginario di Terry, che aveva accumulato un altro buon motivo per tenere alti i canoni del suo ideale maschile.

Quel mattino Terry entrò di gran carriera nell’ufficio di Frank Douglas. Le era consentito entrare senza bussare. Douglas era al telefono e parlava di soldi. Terry intuì che all’altro capo c’era McGuire. Attese il termine della conversazione e quando Douglas le rivolse lo sguardo gli disse: «È solo una curiosità. Ricordi che sui giornali di una settimana fa si raccontava della cattura di un tale che pare abbia fatto fuori una persona in Francia? Sì, quell’inseguimento in centro, lui che cercava di scappare in moto con un ostaggio?».

Douglas ricordava. La cronaca nera di Londra era piena ogni notte di morti ammazzati, ma quell’inseguimento in pieno giorno e l’arresto del malvivente come nella scena di un film, anche se annegati fra le altre notizie e sopraffatti dalle ultime violazioni dell’intimità della povera principessa, qualche traccia l’avevano lasciata.

«Allora?»

«Ecco, è solo una curiosità. Quel tale si chiama Edward Call e lo avevamo intervistato due volte per un posto di stuntman.»

Douglas avvertì inquietudine.

«Lo avevamo selezionato?»

«Scartato per limiti di età.»

«E allora?»

«Ecco, dicono i giornali che era un killer professionista.»

L’ inquietudine di Douglas salì dal giallo all’arancio.

«Grazie Terry. Sai dove sia Cox?»

«Nessuno sa mai dove sia, però risponde al cellulare.»

Terry uscì e Douglas premette il tasto di chiamata rapida di James Cox.

«James, abbiamo un problema. Ne dobbiamo parlare a voce. Dove sei? In campagna? Da te andrebbe bene. Quando? Fra un’ora? Non ce la faccio. Devo avvertire anche McGuire e Briggs. Due ore? Va bene, aspettaci.»

Douglas si alzò dalla scrivania e si avviò verso l’altra estremità del corridoio, dove era situato l’ufficio di McGuire. Lo trovò intento a consultare il terminale.

«Abbiamo un problema, John. Dobbiamo parlarne a quattro, noi tre e Briggs. James ci aspetta a Chipping Norton fra due ore.»

«Due ore? Impossibile. A mezzogiorno abbiamo un auditing, ne avremo fino alle quattro.»

«John, trova una scusa, trova qualcuno che ti sostituisca. Ma fra mezz’ora si parte. Andiamo con la mia macchina.»

«Che diavolo sta succedendo?»

«Non lo so ancora, ma ha che fare con le iniziative di quel nostro collaboratore, sai, il creativo.

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